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Arriva la Tasi: sarà Imu bis?

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Per i contribuenti italiani è in arrivo una vera e propria stangata di nome Tasi, la Tassa sui Servizi Indivisibili. Si tratta di una nuova imposta comunale istituita con la legge di stabilità 2014. Sotto il nome di Tasi ci sono tutti quei servizi comunali rivolti alla collettività, come l’illuminazione comunale o la manutenzione stradale. Molti parlano di una vera e propria Imu bis che andrà ad alleggerire le tasche dei proprietari, compresi quelli che avevano forti sgravi per la precedente Imu e gli affittuari.

Secondo le stime della associazioni Adusbef e Federconsumatori la Tasi si attesterà intorno ai 231 euro a famiglia e coinvolgerà cinque milioni di famiglie in più rispetto all’Imu, quelle che grazie alle detrazioni non pagavano l’Imposta municipale unica (Imu). Di questi 5 milioni di nuclei familiari, 2,5 milioni pagheranno, grazie a una detrazione minima, da zero a 118 euro. In “polemica” con la Tasi c’è anche il Codacons.

Secondo l’associazione la nuova tassa graverà sulle tasche degli italiani in maniera molto più pesante rispetto all’Imu e “inciderà in modo più pesante sulle famiglie a reddito medio basso rispetto a quelle con reddito elevato – ha dichiarato il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Questo perché, per effetto delle minori detrazioni, chi possiede un’abitazione con rendita catastale modesta si troverà a pagare di più rispetto all’Imu, mentre chi è proprietario di un immobile di prestigio sarà avvantaggiato dalla Tasi rispetto alla vecchia imposta”.

Che dire, quasi quasi c’è da rimpiangere la tanto contestata Imu che a differenza della Tasi prevedeva detrazioni per le famiglie meno abbienti ed escludeva dal pagamento gli affittuari.

[foto: economia.panorama]


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