Addio Equitalia? Forse. Lo si è intuito da uno dei commenti che a #matteorisponde ieri il Premier Renzi ha rilasciato, rispondendo alle domande dai social. “Stiamo riorganizzando le agenzie e credo che Equitalia al 2018 non ci arriva“ ha detto il Presidente del Consiglio, lasciando intendere che ci siano novità e progetti mirati a ritoccare l’attuale modello adottato per la riscossione dei tributi locali. Se così fosse, l’agenzia di recupero crediti – le cui filiali erano state persino oggetto di gravi e ripetuti sinistri negli scorsi anni – potrebbe chiudere.
Al di là della frase del Premier in linea con quell’approccio volto a cambiare il sistema del rapporto tra il cittadino e il pubblico amministratore e pronto – almeno mediaticamente e psicologicamente – a far felici così tanti italiani (specie quelli del ceto medio a cui dice di voler tagliare il peso fiscale come assoluta priorità), ad un simile provvedimento ci aveva pensato anche l’ex premier Silvio Berlusconi all’epoca del suo mandato.
Come ricorda La Stampa, infatti, la notizia di abbassare le tasse e penalizzare l’agenzia di riscossione delle imposte locali era stata una scelta anche comunicativa fatta a ridosso di importanti consultazioni elettorali (in questo caso, siamo a pochi giorni dalle elezioni amministrative nelle maggiori città d’Italia fra cui Roma, Milano Napoli e molte altre).
La buona notizia su Equitalia insomma – di certo – gioca un ruolo importante per l’elettore nonché contribuente che si reca così al seggio pieno di speranze. Ma la domanda che rimbalza è: stavolta sarà vero? E prima ancora, arriverà un sostanziale cambiamento sulle imposte?
[foto: StatoQuotidiano.it]